SenzaPaura - DiversaMente Civitavecchiesi
Questo Blog nasce dall'esigenza di informare i cittadini sulla situazione sociale, politica e culturale di Civitavecchia. Dall'esigenza di proporre iniziative concrete che abbiano come scopo imprescindibile il miglioramento della qualità della vita dei cittadini di Civitavecchia e del comprensorio. Aderiscono i Cittadini che si prefiggono lo scopo di tutelare l’ambiente, il patrimonio storico, archeologico, paesaggistico, e la salute pubblica.
venerdì 2 agosto 2013
giovedì 11 luglio 2013
Doni dal deserto
Ah, Civitavecchia, la bella città d’incanto che a tutti piace tanto. Piace tanto perché è la città dei miracoli (cit. Corriere della Sera). Sì, insomma, abbiamo le madonne che piangono, il porto che sembra sfamare l’intero sistema solare e il carbone considerato una botta de salute.
Molti ci rendono doni speciali ed esotici quando transitano dalle nostre parti. Uno di questi è il vento, che apparentemente è felice di lasciarci pacchi di particolato corretto all’arsenico.
Come quella volta, il 15 marzo 2011, quando i quattro deposimetri appollaiati nel comprensorio di Civitavecchia registrarono un innalzamento di PM10 da far schiattare d’invidia l’inquinamento di Hong Kong.
Molti ci rendono doni speciali ed esotici quando transitano dalle nostre parti. Uno di questi è il vento, che apparentemente è felice di lasciarci pacchi di particolato corretto all’arsenico.
Come quella volta, il 15 marzo 2011, quando i quattro deposimetri appollaiati nel comprensorio di Civitavecchia registrarono un innalzamento di PM10 da far schiattare d’invidia l’inquinamento di Hong Kong.
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giovedì 27 giugno 2013
Eco-Logos
Cos'è
l'ecologia? L'etimologia della parola parla chiaro: oikos,
"casa" o anche "ambiente"; e logos,
cioè “studio” o “comprensione”. Lo studio e la comprensione
della “nostra casa”, quasi inutile dirlo, non ammette o almeno
non dovrebbe ammettere una base ideologica di partenza; nella realtà
dei fatti tuttavia, nell'accezione comune l'”ecologismo” è
identificato con un determinato areale politico, più o meno sfumato.
Perché? Il motivo è essenzialmente uno: la fine della
contrapposizione ideologica del dopoguerra è coincisa con lo
sviluppo sempre più evidente di concetti “ecologisti” o
“ambientalisti” mano a mano più definiti (anche grazie al
progressivo sviluppo delle conoscenze scientifiche correlate). Il
terreno di coltura sul quale l'ecologismo si è innestato è
caratterizzato tuttavia dal suprematismo economico tipico
dell'impostazione liberale capitalistica; in un certo senso il
capitalismo può essere definito, rispetto alla definizione di
ecologia come la strategia sociale che presuppone la predominanza dei
concetti economici rispetto ai concetti ecologici di base. L'economia
(oikos cioè “casa”
o “ambiente” e nomos,
cioè “norma” o in esteso “gestione”) nell'approccio
capitalistico viene vista come una sovrastruttura che tutto comprende
e tutto regola. Tuttavia se ragioniamo sul significato profondo di
queste due parole, la supremazia dell'economia sull'ecologia
presupporrebbe l'elaborazione di regole di gestione (anche a livello
globale) della nostra casa (la biosfera) ancor prima che di averne
compreso i meccanismi di funzionamento; sarebbe come l'affidare la
stesura di un regolamento sulle fughe di gas in appartamento a chi
si rifiuta prima di aver compreso come si accendono i fornelli
(tanto per dirne una). Capirete che le probabilità di incidente
potrebbero rilevanti.
Ci
troviamo quindi in una situazione in cui il sovvertimento di questo
stato di cose, almeno nel mondo dorato (ma un po' appannato) del
globalismo spinto, presupporrebbe una sorta di atto rivoluzionario che
avrebbe implicazioni su tutti gli aspetti della vita di tutti i
giorni di ognuno di noi. La consapevolezza di ciò porta
inevitabilmente (e pur con dei distinguo nei confronti di chi si
riempie la bocca di concetti “ambientalisti” o “ecologisti”
con approcci limitativi e limitanti da far paura) ad una
contrapposizione ideologica netta. E appare davvero molto desolante
il fatto che la sinistra (italiana ma anche europea e
internazionale), orfana della “luce” ideologica alla fine del
secolo scorso, non abbia capito che il futuro dei diritti dei
lavoratori o più estesamente dei diritti umani di ogni singolo
cittadino andrebbero combattuti su questo nuovo campo di battaglia.
venerdì 17 maggio 2013
Chi siamo
Noi siamo lo scarto. L'avanzo di un processo industriale-politico che lavora, ininterrottamente, da più di 60 anni. Siamo ciò che rimane di una setacciatura lunga e paziente. Siamo il precipitato che si accumula al fondo di una bottiglia di acqua pura. Siamo la crosta dura del bordo di un omogeneizzato. Siamo la tacca di un ingranaggio quasi perfetto. Siamo il rumore. Siamo il difetto. Siamo il granello di polvere sulla lente dell'obiettivo. Siamo necessariamente i testimoni della realtà, per coerenza ancor prima che per dovere o volontà. Siamo SenzaPaura.
domenica 12 maggio 2013
Che Civitavecchia sia una città anomala, oramai è un dato di fatto, ed è così tanto anomala da:
- avere un Sindaco che non vuole che si brucino rifiuti negli opifici del territorio così tanto da emettere un ordinanza temporanea;
- avere dei consiglieri, parti politiche e un comitato ambientalisti che non vogliono che si brucino i rifiuti, o meglio, il CSS e che promuovono una mozione da far approvare nei consigli comunali del comprensorio;
- avere un coordinamento dei movimenti ambientalisti che non vuole che si brucino i rifiuti, da intendersi il CSS e tutti quei materiali furbescamente declassificati per non sembrare rifiuti e, per questo, chiede al Sindaco di usare i poteri del Regio Decreto;
- avere una parlamentare ed un consigliere regionale che non vogliono bruciare né rifiuti, né CSS, e né altro e per questo presentano due interrogazioni, una al Parlamento Italiano e l’altra al Consiglio Regionale di Roma;
- avere, se poi non bastasse, anche un esponente di un piccolo partito politico che non vuole che si bruci nulla, il quale lancia l’allarme sul permanere del rischio di combustioni dei rifiuti o CSS o altro a TVN;
- avere un opposizione in consiglio comunale che.. ah no, questa non ce l’abbiamo.
Perché
non si riesce a produrre un “documento” efficace portandolo a
conoscenza di chi dovrà decidere?
Perché
non c’è informazione istituzionale verso la popolazione sui rischi
che il territorio correrebbe se la soluzione paventata per lo
smaltimento dei rifiuti dovesse essere “spinta” dall’alto?
Senza
la contrapposizione di tutte le forze parlamentari, regionali,
comunali, di tutti i comitati ambientalista e con il Sindaco in
testa, quale forza potrà mai avere un’ordinanza che resta di per
sé un semplice pezzo di carta?
Vuoi
vedere che, ancora una volta, Civitavecchia e i civitavecchiesi si
ritroveranno, per di più a loro insaputa, a dover combattere un
nuovo mostro?
Civitavecchia,
Bella Città d’Incanto
12
maggio 2013
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